La 'Ndrangheta nasce a metà dell'Ottocento e si afferma nei successivi 50 anni grazie alla scarsa presenza nel territorio delle autorità. Prima come piccoli nuclei di picciotti a Maropati, Gioia Tauro, Sinopoli, Iatrinoli, Radicena, Molochio, Polistena, Melicuccà, San Martino di Taurianova, Palmi, nella Locride a San Luca, Africo, Staiti, Casalnuovo e nella cintura di Reggio Calabria a Fiumara, Villa San Giovanni e nella stessa Reggio Calabria. Poi man mano con organizzazioni sempre più grandi e potenti, la 'Ndrangheta - definita come una "setta che nulla teme" - si impone in tutta la regione. Nel 1897 a Seminara il Maresciallo Michele Mocchetti scopre il primo codice della picciotteria con obblighi e regole, guadagni a seconda del grado.
Lo sviluppo economico e militare della 'ndrangheta si realizza con più facilità se lo Stato è assente o poco presente sul territorio. Di tale assenza, o scarsa presenza, l'organizzazione 'ndranghetistica si avvantaggia sotto i punti di vista:
· economico: con meno controlli, pattugliamenti, perquisizioni, è sicuramente più facile intraprendere atti e traffici illeciti
· politico/militare: diventa anche più semplice stringere la stretta sul territorio, eliminare cosche rivali, piegare ai propri scopi amministratori locali e/o funzionari statali , quindi creare e consolidare una rete di protezione sociale molto forte.
· culturale: in parte della comunità allora si può radicare l'idea che la sola forma di controllo del territorio è quella 'ndranghetistica, e quindi è agli 'ndranghetisti che ci si deve rivolgere se si vuole risolvere qualche problema.
Quest'ultima idea (se voglio ottenere qualcosa devo parlare con il boss) può portare, sempre in una parte limitata della popolazione, ad un'altra idea, consequenziale: allora lo Stato è nemico, se lo Stato decide di reagire si mette contro i miei interessi, quindi io sto dalla parte della 'ndrangheta.
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