La “ndrangheta” ha origini antiche, in terra di Calabria, come del resto antico è il suo
stesso nome.
Secondo alcuni autori che sono i più accreditati, infatti, il termine deriva
etimologicamente dalle due parole greche “andropos= uomo e agatos = buono”, sicchè
sostanzialmente vuol dire associazione di uomini buoni.
Del resto questa tesi è confortata dal fatto che anche le altre organizzazioni criminali sono
caratterizzate dalla bontà, dalla cavalleria, dal mutuo soccorso, dalla fedeltà e da altri
nobili sentimenti, almeno “ab origine “.
Per la prima volta si parla di questa associazione come organizzazione criminale, verso la
fine del 1800, in un rapporto dei Carabinieri, di stanza nella provincia di Reggio Calabria
e precisamente a Seminara.
Poi se ne fa menzione anche in un rapporto del Prefetto di Reggio Calabria, dr. Tamajo,
al Ministro dell’Interno, sempre nella stessa epoca.
Durante la vigenza della nuova camorra organizzata, una parte della ndrangeta, sulla
falsariga della “riforma cutoliana” cambiava denominazione in “Santa Violenta”. Ciò
avveniva sulla base di un verosimile accordo stipulato tra alcuni dei capi della ndrangheta,
non meglio individuati, e Raffaele Cutolo, in base al quale le due organizzazioni criminali
dovevano fornirsi reciproca assistenza e operare in osmosi per il raggiungimento degli
scopi comuni.
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