Sabato 24 ottobre tutti ad Amantea per la manifestazione promossa dal Comitato civico “Natale De Grazia”, in sinergia con movimenti ambientalisti, sindacati, istituzioni e partiti per dire “Riprendiamoci la vita, vogliamo una Calabria più pulita”. Un sit-in nazionale con raduno previsto alle 9 sabato mattina sul lungomare di Amantea, cittadina sulla costa tirrenica cosentina, a metà strada fra Paola (dove è stata ritrovata arenata la “Jolly Rosso”) e Cetraro (dove è stato avvistato il relitto di una nave a 470 metri di profondità). L’obiettivo della manifestazione che interessa i calabresi, ma anche tutti gli italiani, è l’immediata bonifica dei siti contaminati dai rifiuti tossici e il recupero delle navi fatte affondare nel mare al largo delle coste calabresi. In particolare quello che chiedono ambientalisti, liberi cittadini, associazioni, movimenti e tutti quanti s’interessano della propria salute, è che siano bonificati i siti della valle del fiume Oliva, dove è stata accertata la presenza di rifiuti tossici e sostane radioattive, con conseguente e legittima preoccupazione di tutti i residenti dei vicini centri.
All’attenzione anche Cetraro, salita agli onori della cronaca nazionale per il ritrovamento del relitto di un’imbarcazione, probabilmente fatta affondare dalla ‘Ndrangheta, con un carico di rifiuti tossici.
Si pretende la bonifica di Crotone dove diverse scuole, asili e case sono stati costruiti utilizzando materiali radioattivi, infine, Praia a Mare dove sono deceduti 40 operai che lavoravano nella fabbrica “dei veleni”, la Marlane, in seguito a tumori.
La manifestazione ha avuto eco nazionale anche in seguito alle continue richieste, spesso disattese, avanzate dalla Regione Calabria, associazioni, istituzioni, per far luce sulla questione inquinamento e sugli interessi della criminalità organizzata nei confronti dello smaltimento illecito dei rifiuti velenosi. Riflettori che sono stati accesi, in particolare, in seguito alle dichiarazioni rese dal collaboratore di Giustizia, Fonti, che hanno portato al ritrovamento del relitto al largo di Cetraro, di cui ha ampliamente parlato anche la trasmissione televisiva “Blu notte”, del cronista Carlo Lucarelli.
Il Comitato civico è nato in ricordo dell’impegno del comandante della Capitaneria di porto di Reggio Calabria, Natale De Grazia, morto in circostanze sospette e mai chiarite la notte del 13 dicembre del’95 mentre, con altri colleghi, era in missione diretto verso La Spezia per fare luce sull’inchiesta relativa agli strani affondamenti di navi, in particolare della Jolly Rosso, arenata sulla costa di Amantea. Il comandante deceduto a soli 39 anni, che godeva di ottima salute, era una figura importante e centrale del team investigativo della Procura di Reggio che stava indagando proprio sul traffico illecito di rifiuti tossici verso le coste calabresi, le cosiddette “navi a perdere”. Non sono mai state accertate le reali cause del decesso. Le autopsie effettuate sul corpo di De Grazia hanno registrato un arresto cardio-circolatorio. Il capitano Natale De Grazia è stato insignito della medaglia d’oro al Merito di Marina “alla Memoria” consegnato alla moglie, Anna Vespia, dall’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
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