E d’una Madonna col Bambino che sta in mezzo a S. Leonardo e un Santo Vescovo. Sono due dipinti solcati da ampie lacune d’intonaco; ma che conservano ancora intatta una grazia pittorica di sapore candido e ingenuo. Quel fiato d’umanità religiosa che l’arte delle chiese romaniche riuscì ad infondere alle figure ieratiche della passata tradizione bizantina; insegnando che il rispetto di Dio parte sempre e comunque dal rispetto dell’uomo. Un tassello importante, quindi, della pittura sacra della Calabria Cosentina; che gli affreschi superstiti di S. Maria del Cedro ci consentono ancora oggi di cogliere: in tutta la sua fuggevole grazia di colori.
Tratto da: Carlo Andreoli, ‘Arte in Riviera’, Paola, 2008