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Sicché conobbe e fu amico del Padula e del Julia, come pure prese parte agli studi, in Sicilia, del Pitrè. E su consiglio di Graziadio Ascoli, che compilava allora un poderoso “archivio glottologico”, e dell’illustre prof. Hugo Schugardt, dell’Università di Graz, si diede tutto allo studio del folklore e dell’etnografia calabrese. |