L'avvocato Fernanda Gigliotti accusa Santo Cardamone di essere un impostore
03 / 12 / 2012
Lo scorso venerdì 30 novembre, l'inviato de "Le Iene", Luigi Pelazza, si trovava a Falerna per un'inchiesta sulla 'ndragheta per discuterne con Santo Cardamone, pittore e scultore, che vive nella cittadina. Mentre si trovavano a casa di Cardamone, l’uomo ha ricevuto una telefonata minatoria, registrata dalla telecamera del prgramma televisvo.
Da lì a poco quelle immagini arrivano sulla pagina Facebook de "Le Iene" , numerosi i messaggi di solidariatà all'uomo e il video inizia ad essere condiviso. Ad oggi quelle immagini sono in mano dei Carabinieri e sembrerebbero non convincere molto, tant'è che si parla di montatura.
I motivi principali sono due. Il primo è la modalità dell'intimidazione, poichè la 'ndrangheta usa altre vie di avvertimento. Il secondo, più determinante, è l'intervento dell'avvocato Fernanda Gigliotti che accusa Cardamone di essere “un impostore patologico capace di fregare tutti“. "Qualche anno fa quando era candidato alla provincia di Catanzaro, si inventò un attentato e un tentato omicidio, incolpando un povero giovane di Nocera Terinese di un reato gravissimo e costringendolo a difendersi in un processo kafkiano. Il paese di Nocera fu invaso da finanza e magistrati e per tre giorni fu messo a fuoco e fiamme, con centinaia di interrogatori. Per poi scoprire che si era inventato tutto". L’avvocato spiega che Cardamone è stato condannato per simulazione di reato e calunnia, aggravate da motivi abietti e futili. La Gigliotti difendeva uno degli imputati coinvolti da Cardamone nell’episodio. "Poi si inventò - scrive anche l'avvocato Gigliotti - una serie infinita di grandi scoperte archeologiche, mandando in galera persone serie colpevoli secondo lui di ricettazione, furto e altro. Inventò un complotto internazionale, un sequestro di persona e il suo matrimonio con una principessa facendo cadere nella trappola anche una nota giornalista della sede Rai della Calabria".
La Gigliotti ha fornito dei documenti al blog "Giovani Scrittori Indipendenti" per attestare le accuse date. Il pittore sembra dunque essere recidivo, non ci resta che attendere le indagini per scoprire se si è trattato di un bluff oppure di minacce reali.