Al confine tra Calabria e Basilicata, nasce la "Costa dei Cedri" o anche “Riviera dei Cedri”, un tratto di oltre 30 km che racchiude il mare azzurro e le verdi montagne dell’Alto Tirreno Cosentino.
Si tratta di un lungo percorso, delimitato a nord da Tortora e a sud da Paola, che nasce alle pendici del Monte Pollino e si estende sino alla foce del Savuto, abbracciando circa 26 comuni nella provincia di Cosenza.
Un incontro quasi idilliaco tra spiagge sabbiose e ripide scogliere con alture e valli incontaminate e selvagge, che permettono così al territorio di vantare non solo un bellissimo paesaggio di mare, apprezzato per le sue acque cristalline, e visitato da numerosi turisti durante il periodo estivo e non, ma anche uno scorcio montano, ricco di boschi e vegetazione, nonché una vasta lista di bellezze architettoniche e centri storici antichi quanto suggestivi.
Paesaggi e tramonti che si affacciano all’orizzonte senza lasciare nulla all’immaginazione.
Il motivo del nome “Costa dei cedri”, come è facilmente individuabile, è da ricercare nell’antico agrume, che un tempo, come oggi, veniva coltivato in gran parte della costa, da nord a sud.
A tale proposito va annoverata la costituzione del “Consorzio del Cedro di Calabria”, un ente che mira alla tutela e alla valorizzazione ma anche alla commercializzazione di tale prodotto.
Sono molteplici gli aspetti che fanno di questo territorio uno degli itinerari più belli da scoprire e “assaporare”, in quanto la continua presenza dell’uomo su questa terra, ne ha determinato non solo l’aspetto morfologico, ma anche e soprattutto quello storico, artistico e culturale.
Beh, se non volete solo leggere di questa stupenda costa,non vi resta che visitarla, ne rimarrete di certo affascinati!
Elvira Sacco
Asmara Bassetti