Il processo di assimilazione della cultura calabrese, nel contesto più ampio di quella nazionale, iniziato dopo l'unificazione della penisola, si accentua nel '900. Sebbene in tale epoca la Calabria sia flagellata oltre che dai due conflitti mondiali, da un ennesimo terremoto, da crisi economiche, da lotte e rivolte contadine, continua a dare non pochi uomini alla scienza, all'arte e alla letteratura.
Grande fortuna ebbe in Calabria la poesia pascoliana sia in lingua italiana che in lingua latina. Questo perché quei sentimenti d'amore per la famiglia, la casa ed il proprio paese o di malinconia per l'infanzia trascorsa o di tristezza per le persone care scomparse, componenti essenziali dell'arte pascoliana, dovevano trovare terreno fertile negli scrittori calabresi.
Contrario alla cultura del '900 e al novecentismo, valido paladino della classicità fu invece Vincenzo Gerace. Parallelamente alla influenza pascoliana si hanno quella D'Annunziana, futurista ed ermetica per mezzo delle quali la letteratura calabrese viene depurata da ciò che é provinciale e regionale per poi confluire e dissolversi nella letteratura nazionale. Al contrario degli altri generi letterari, la narrativa conserva caratteri peculiari che la distinguono tanto da poter parlare di una vera e propria <<lima calabrese>>.
Tipico rappresentante di essa é Corrado Alvaro (S. Luca 1895 - Roma 1956). La sua opera é contrassegnata da due tendenze: una realistica di carattere regionale ed un'altra fantastica di carattere moderno.
L'Alvaro famoso come narratore, scrisse pure poesie e nella raccolta intitolata <<Poesie grigioverdi>> le due tendenze si uniscono con Prevalenza dell'elemento paesano e realistico. Su uno sfondo magico sospeso tra reale ed irreale si muovono i Protagonisti dei suoi romanzi, creature primitive, che lottano selvaggiamente contro le forze avverse della natura e del destino o, delusi, l'accettano supinamente.
Narratore più irrequieto e volto a temi sensuali é Leonida Repaci di Palmi (definito dal Russo l'ultimo romantico calabrese passato attraverso il Dannunzianesimo).
Corrado Alvaro
Riprende nei suoi racconti i temi calabresi di <<eticità, socialità e umano calore>>, temi d'amore e morte, di contrasto fra l'uomo e la società ed infine il problema meridionale e le sue conseguenze in Calabria.
Con Fortunato Seminara (Maropati, 1903) ritorna il senso ineluttabile della vita contro cui nulla possono gli uomini. I suoi romanzi, popolati da una folta schiera di diseredati, segnano la strada del neorealismo italiano. Dal gruppo neorealista fa parte Saverio Strati (S. Agata del Bianco, 1924) che parla dei poveri calabresi e del loro desiderio di evadere e di emigrare.
Francesco Cilea
Anche la poesia dialettale ha accenti nuovi ed é contraddistinta da un contenuto sociale faceto e lirico Ricordiamo Antonio Chiappetta, autore di <<Jugale>>, Michele De Marco, detto Ciardullo di Perito ed il figlio Ciccio autore di <<Mio caro patre>>, Vittorio Butera di Conflenti che é uno dei più famosi poeti dialettali che nella sua opera parla della giovinezza trascorsa attraverso visioni fiabesche.
Nel '900 grandi risultati si ottengono pure nella musica per merito di Francesco Cilea di Palmi (Palmi 1866 - Varazze 1950), esponente della <<scuola verista>>, autore di pagine musicali struggenti e di melanconica dolcezza di Alfonso Rendano di Carolei (1853-1931).
Nella scultura si resta ancorati al classico con artisti come Giuseppe Rito di Dinami, Michele Guerrisi di Cittanova; la pittura accoglie del nuovo dalle varie correnti novecentesche. Il futurismo trova un validissimo rappresentante in Umberto Boccioni, (Reggio Calabria 1882 - Verona 1916), uno degli artisti italiani di più alto rilievo nella pittura del XX secolo.
Dott. Antonio Agrillo e Dott. Giuseppe Palopoli
Alfonso Rendano
I testi sono estratti dal "Il profilo della Calabria" - Unione Regionale delle Camere di Commercio-Industria Artigianato e Agricoltura della Calabria - Centro studi e ricerche. Collaborazione del Dott. Aldo Ragusa,Dott. Antonino Agrillo, Dott. Domenico Pecoraro, Dott. Francesco Cava, Dott. Giuseppe Palopoli, Dott. Gregorio Gigliotti, Dott. Raffaele De Franco Paladini.