03 / 11 / 2010
Parla da senatore Christian Puggioni. Il numero 1 amaranto si concede ad una lunga intervista facendo un bilancio del primo spicchio di campionato della Reggina. Difende il gruppo, infonde ottimismo, sottolinea la bontà del progetto che la Reggina sta perseguendo.
L'episodio a Livorno ha spezzato l'equilibrio ma non è colpa di Ciccio Cosenza: fosse un solo giocatore a poter decidere le partite... Cosenza è uno dei più forti centrali con cui io abbia mai giocato, sa di aver commesso un'ingenuità ma è tranquillo perchè sa che un contrattempo del genere sia fondamentale nella sua formazione come calciatore di grande livello. Sarebbe uno scempio se non diventasse un difensore pronto per giocare anche a certi livelli nella massima serie: ha qualità enormi ed ha capito che questa non sia nient'altro che un'occasione di crescita per lui.
Tutta la squadra non ha espresso un calcio stellare come magari in altre occasioni ma non sono stati i singoli a determinare un risultato che, comunque, resta oltremodo largo. A fine primo tempo del resto sfido chiunque a poter dire che ci fossero i presupposti per poter supporre un epilogo simile sotto il profilo del punteggio. Nella prima frazione non abbiamo concesso nulla, la partita la facevamo noi e loro si affidavano al contropiede costretti poi alla conclusione dalla distanza. Fino al rigore, a mio avviso assai discutibile, pur senza fare nulla di trascendentale, la Reggina aveva fatto meglio del Livorno.
"Il nostro unico obiettivo è quello di migliorarci. Nessuno ci ha chiesto di vincere il campionato e non è certamente questo desiderio ad animare il gruppo. Noi abbiamo uno scopo che è quello di far crescere la squadra più giovane del campionato. La società ha investito nel proprio valido settore giovanile. Siamo una squadra omogenea, senza fuoriclasse ma dedita al lavoro ed al sacrificio. Un collettivo vero. Tutti lavoriamo al massimo durante la settimana, tutti seguiamo al 100% il nostro mister che è una persona ed un lavoratore eccezionale che dà tutto se stesso, 24 ore al giorno, per la Reggina. Noi calciatori, presi individualmente, credetmi, non spostiamo gli equilibri di questa Reggina. Siamo tutti utili ma nessuno è indispensabile. Non esistono disfatte ma soltanto situazioni che ci aiutano nel nostro processo di crescita. In un percorso come quello che abbiamo intrapreso, ci possono essere momenti esaltanti ed altri meno belli, ciò che è davvero importante è saper leggere in maniera costruttiva ogni episodio di questa stagione.
Ultimamente credo sia stato evidente un diverso approccio da parte delle squadre che andiamo ad affrontare. Empoli e Livorno, infatti, più che preparare la gara per sviluppare il proprio gioco l'hanno impostata per limitare il nostro. Guardiamo le loro disposizioni tattiche, le scelte operate in alcuni settori del campo: è evidente. Credo che sia un segnale importante, una dimostrazione tangibile di quanto di buono stiamo facendo, gli avversari iniziano a temerci.
Personalmente sono molto soddisfatto del mio rendimento. Mi sento importante per questa squadra e dò tutto me stesso per mettermi a disposizione della squadra. La Reggina per me vuol dire molto: avevo altre opportunità in Serie A ma mi sono dedicato a questo progetto serio ed ambizioso che mi ha coinvolto fino in fondo. Ad inizio stagione c'era grande scetticismo nei nostri confronti perchè giustamente ciò che balza agli occhi del tifoso e della critica è prima il numero e la carriera, poi le motivazioni che ognuno di noi ha, la voglia che ha di indossare questa maglia, l'emozioneche un uomo può avere "nella pancia" giocando per la Reggina. Sono molto felice, per me partecipare a questo progetto che la società ha intrapreso è uno stimolo enorme.
Il Portogruaro? E' importante perchè la Reggina dovrà riscattare subito questo 3-0. Ci sarà grande voglia di rivalsa, massimo impegno: queste qualità, da qui a fine stagione, non le faremo mai mancare. Siamo artefici del nostro destino, siamo noi ad andare in campo e determinare il risultato. Tutto dipende dall'impegno che mettiamo durante la settimana, in allenamento, nell'alimentazione, dalla grinta e dalla voglia di arrivare.
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